La vendemmia è un rito. Oggi, come in passato, rappresenta la conclusione di un processo lungo un anno che ha avuto come protagonista la vite. Oggi si celebra con eventi come Cantine Aperte, mentre restano sempre attuali le feste dedicate alla vendemmia, quelle in cui anche i borghi più piccoli riprendono vita e si animano. Tutto questo è molto sentito in Italia, un territorio che ha fatto della viticoltura, e della vendemmia, un punto cardine.
Quando il passato incontra il presente
Sono sempre di più le aziende vinicole che durante il periodo della vendemmia organizzano eventi proprio per divulgare questa fase rituale. Era normalità trovare, in passato, il paese riunito a pigiare l’uva con i piedi, intonando canti e ballando allegramente. Con l’avvento dei macchinari si è persa questa tradizione fino a poco tempo fa.
Oggi sono molte le aziende che stanno facendo riscoprire questa tradizione, offrendo giornate all’insegna del gioco, del lavoro comunitario e della conoscenza. Il rito millenario della vendemmia resta così vivo e si fonde con l’enoturismo più moderno.
La vendemmia tra feste e tradizioni contadine
La vendemmia è sempre stata un momento di unione e gioia. Fin dall’epoca dei romani esistevano dei veri e propri rituali che celebravano i raccolti dell’anno precedente con le Vinalia Urbana, ma anche per augurare una nuova vendemmia ricca e prolifica, con le Vinalia Rustica.
Oggi rimangono queste feste, soprattutto a celebrare il vino novello, in un periodo che coincide con quello delle prime polente e delle caldarroste. La vendemmia è quindi sempre stata un’occasione di festa ed oggi si sta ritornando a quelle origini.
L’unione della tecnologia e della tradizione
La tecnologia si sta facendo sempre più largo nel mondo della viticoltura. Dalle macchine per cogliere l’uva, sino alle applicazioni che avvertono quando è il momento ideale per la raccolta. Questa nuova scoperta è data dall’incrocio di vari dati, come il livello di zuccheri e la componente acida degli acini.
Accanto a queste innovazioni, resta sempre presente il fattore umano, che deve saper riconoscere le migliori condizioni climatiche e saper trattare la vite nel modo corretto per poter trarre il meglio dalla vendemmia. Un connubio che consente di ridurre i trattamenti chimici al minimo, riconoscendo in tempo con la tecnologia le eventuali patologie e consentendo al vignaiolo di operare i trattamenti mirati.
La vendemmia come condivisione
Sono molte le tradizioni contadine che simboleggiano l’unione di una famiglia o, addirittura, di un’intera popolazione di un territorio. Dalla mietitura, alla raccolta del riso, sino alla vendemmia. Anche oggi rappresenta il momento in cui ogni contadino e viticoltore vede i suoi sforzi dare i frutti.
Una sorta di liberazione, un momento in cui fare i conti con un intero anno di lavoro, passato fra sacrifici e rinunce. Dalla raccolta, alla pigiatura, oggi come allora, quello che sancisce la conclusione della vendemmia è il rito del pranzo. Tavolate imbandite di ogni genere di leccornia allietano quello che è stato un anno di fatiche, ma anche di soddisfazioni.
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